In Svizzera, la rete delle strade nazionali fu tracciata da un decreto del 1960 e non è a tutt'oggi completa: mancano poco più di 30 chilometri, su un totale di 1892,5. Questo filmato della RSI ci riporta però a cinquant'anni fa, quando anche le opere principali dovevano ancora prendere forma, incluso il cantiere del secolo (scorso): la galleria del San Gottardo e l'autostrada di accesso al traforo.
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tvsvizzera.it/ri con RSI (Teche)
La N2 (A2) Basilea-Chiasso fu la più costosa e complessa di tutta la rete nazionale, a causa della morfologia del territorio sull’asse nord-sud del Paese. Per realizzare 61 gallerie e 17 ponti e viadotti lungo 300 chilometri di asfalto si preventivò un investimento di 4-5 miliardi di franchi di allora, pari al costo di 4’000 locomotive elettriche o mezzo milione di utilitarie.
Il tunnel del San Gottardo destò interesse tecnico-scientifico anche all’estero. Destinato a essere il traforo stradale più lungo del mondo (lo rimarrà per vent’anni dopo l’apertura nel 1980), fu una delle più grandi imprese del genio civile del XX secolo. Al lavoro di progettazione delle macchine lavorarono anche ditte svedesi, americane, cecoslovacche e tedesche.
All’epoca di questo servizio TV, 500 operai si apprestavano a cominciare lo scavo metà sul cantiere di Göschenen, gli altri da Airolo.
Il costo più elevato di tutta la A2 (San Gottardo compreso) si toccò però a Basilea, punto di confine tra tre Paesi, per realizzare il raccordo tra le autostrade (svizzera, francese e tedesca) e le principali vie basilesi. Un raccordo perlopiù sopraelevato ma in parte anche interrato. Fuori dalla città, intere regioni di Basilea campagna diventarono cantieri. Vi si videro applicate le prime tecniche di prefabbricazione e impiegate le prime ragazze [foto].
Intanto, per realizzare questo servizio televisivo, un elicottero segue il tracciato fino a Härkingen, dove la A2 (asse nord-sud) incrocia la A1 (asse est-ovest).
E poi ancora fino al canton Uri, dove circa 700 operai stanno lavorando al tratto che in 14 chilometri dovrà superare 585 metri di dislivello tra gole, promontori e terrazzi rocciosi per arrivare all’imbocco della galleria, mantenendo una pendenza sempre inferiore al 5%.
Un’altra, grande sfida che ha richiesto numerosi studi e cantieri di difficile accesso [foto].
Contenuto esterno
‘La N2, il più grande cantiere del secolo’, seconda puntataCollegamento esterno di una serie di Romeo Zali, fu trasmesso il 3 dicembre 1969.
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