La (s)fortuna di essere italiano
Hypercorsivo di Massimo Donelli
Strano destino essere italiano.
Storia…
… arte…
… paesaggio…
… clima…
… cibo…
Tutto il mondo ti invidia perché vivi nel Paese più bello del mondo.
Ne sei, ovviamente, consapevole.
E, naturalmente, anche orgoglioso (al di là dei mugugni sul degrado, la corruzione, l’illegalità e via con i mali cronici).
Ma appena varchi il confine…
… se ti capita di finire nei guai…
… il tuo status di homo felixCollegamento esterno si ribalta, letteralmente…
… e da residente nel paradiso in terra…
… ti ritrovi nei panni di dannato dell’inferno.
Sì, perché, nove su dieci, che tu te la sia cercata o che tutto sia successo casualmente, il guaio diventa ben presto un incubo.
Soprattutto per i tuoi parenti.
Soprattutto perché sei italiano.
Ti arrestano?
Puoi finire bellamente dimenticato in attesa di un processo che arriverà chissà quando.
E con chissà quali garanzie per la difesa.
Pensate a Salvatore GironeCollegamento esterno, il marò rinchiuso da oltre tre anni nell’ambasciata italiana di New Delhi, vittima di una storiaccia che vi abbiamo raccontato più volte, detenuto in attesa di giudizio, amaro emblema del peso inesistente dell’Italia sul palcoscenico internazionale.
Ti rapiscono?
Puoi finire nel buio per mesi.
La manfrina, stanne certo, è sempre quella…
… lo Stato dice che non tratterà…
… in realtà è pronto a pagare…
… i rapitori alzano i toni e il prezzo…
… un po’ si negozia e un po’ no…
… un po’ lo si dice e un po’ no…
… sulla scena si agitano (magari contrapponendosi) servizi segreti diversi, ministeri diversi, mediatori diversi…
… i politici stanno muti, preoccupati solo degli schizzi di fango…
… e va a finire che ci scappa, quasi sempre, il morto.
E’ successo con i quattro tecnici rapiti in LibiaCollegamento esterno.
Due sono stati uccisiCollegamento esterno a SabrataCollegamento esterno.
E i loro i cadaveri sono stati “rimaneggiati” per giorni, senza ritegnoCollegamento esterno, prima di restituirli all’Italia.
Sapremo mai la verità sulla trattativa, il riscatto, il duplice delitto?
Mai.
I precedenti parlano chiaro.
Ricordate Nicola CalipariCollegamento esterno, l’agente segreto che recuperò la rapita Giuliana SgrenaCollegamento esterno, giornalista de il manifestoCollegamento esterno, e finì ammazzato dagli americani a Baghdad?
Nessuno mai – mai – gli ha reso giustizia.
Di più: il soldato che gli ha sparatoCollegamento esterno è stato ritenuto “non giudicabileCollegamento esterno“.
Il soldato, si badi, di un esercito alleato con quello italiano…
Ti uccidono?
I tuoi famigliariCollegamento esterno debbono rassegnarsi.
Non si illudano di conoscere la verità.
Non sperino di vedere un colpevole sul banco degli imputati.
Chiedete ai parenti di Fabrizio QuattrocchiCollegamento esterno, quello che, in Iraq, agli aguzzini che lo stavano fucilando, disse: “Vi faccio vedere come muore un italiano!“.
Chiedete ai parenti di Simone CamilliCollegamento esterno, morto a Gaza mentre faceva onestamente, coraggiosamente il mestiere di giornalista.
Chiedete ai parenti di Giulio RegeniCollegamento esterno, rapito, torturato a morte, abbandonato lungo una strada polverosa alla periferia del Cairo, dov’era andato per i suoi studi di ricercatore dell’università di CambdrigeCollegamento esterno.
Ecco…
… chiedete loro come ci si sente quando lo Stato balbetta…
… dice e non dice…
… promette di far la voce grossa…
… ma poi, in realtà, non muove un dito…
… ben sapendo che il marchio infame dell’8 settembre 1943Collegamento esterno non è stato cancellato nemmeno dal sangue glorioso di NassiriyaCollegamento esterno…
… e che, nel mondo, da quell’8 settembre 1943 in poi, nessuno crede alla parola di chi governa l’Italia.
Nessuno.
Banditi libici.
Politici indiani.
Terroristi islamici.
Alleati NatoCollegamento esterno.
Per non parlare dell’Unione europeaCollegamento esterno…
Tutti ci guardano dall’alto in basso.
Tutti sanno che l’Italia è l’anello debole del sistema occidentale.
Un Paese bello e gaudente, certo.
Ideale per viverci e per le vacanze, appunto.
Ma, da sempre, inaffidabile sul piano delle relazioni internazionali.
E incapace – totalmente incapace – di dare fastidio a chi fa la voce grossa.
Triste, no?
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