Milano, derby in mondovisione: chi vincerà tra grande bellezza e piccole bruttezze?
di Massimo Donelli
Milano, istruzioni per l’uso. Soprattutto utili a chi arriverà in visita per l’EXPO 2015Collegamento esterno. E vorrà godersi l’evento e le tante bellezze della città (a cominciare dal Castello SforzescoCollegamento esterno) senza brutte sorprese. Intendiamoci, però: questa non è una guida. Giusto un bouquet di consigli. Della serie: uomo avvisato, mezzo salvato.
Cominciamo?
Le bici, per esempio. Non meravigliatevi di vederle arrivare dritte contro di voi sul marciapiedeCollegamento esterno. O, sempre sul marciapiede, di sentire qualcuno che scampanella alle vostre spalle. Né vi venga in testa di protestare: i ciclisti a Milano sono come le vacche in India, sacri e intoccabiliCollegamento esterno! Possono andare contromano, passare con il rosso (fate attenzione quando attraversate!) e organizzare settimanali pedalate seraliCollegamento esterno di massa che paralizzano il traffico e svegliano grandi e piccini per il baccano prodotto (da chi va in bici cantando a squarciagola o soffiando nei fischietti; e da chi, non riuscendo a tornare a casa, suona il clacson disperato).
Torniamo ai rischi da passeggio (i pedoni sono la casta più bassa nella scala sociale cittadina). Non lamentatevi se vi capiterà di immergere la suola negli escrementi di un caneCollegamento esterno. Anzi, ritenetevi fortunati. Per lo stato in cui versano i marciapiediCollegamento esterno e certi attraversamenti pedonali, infatti, è talmente alto il rischio di prendere una storta che è meglio prendere…qualcos’altro.
Se, poi, vi venisse fame in centro, non sperate di pagare un panino meno di 6 euro. Sì, avete letto bene: 6 euro, ovvero 12 mila lire del vecchio conio. E se vi sedete al tavolino il prezzo sale. Occhio…
Qualora, invece, foste invitati a visitare la nuova, strepitosa Piazza Gae AulentiCollegamento esterno, quella dove svetta il grattacielo a punta dell’UnicreditCollegamento esterno, evitate di acquistare un gelato da passeggio: impossibile, infatti, trovare, per centinaia di metri, una pattumiera in cui gettare coppetta e cucchiaino.
Non amate tram e autobus? Servirsi di Uber significa esporsi al rischio rissaCollegamento esterno: potrebbero perfino obbligarvi a scendere dall’auto noleggiata.
E se, taxi, Uber o auto privata, a un certo punto finiste per caso imbottigliati in un rave mobile, tra fumo non di tabacco, musica a palla, birra a fiumi, gente che balla e butta per terra bicchieri, bottiglie e quant’altro, non chiamate il 113, numero della Polizia; e non sperate nell’intervento di un vigile urbano. “Quella roba lì”, per dirla alla meneghina, è la Milano Street ParadeCollegamento esterno, un corteo regolarmente autorizzato a mandare in tilt il centro e le strade attorno alla Stazione Centrale (l’ultima volta è successo sabato 21 giugno).
Infine, per rimanere all’auto, portate pazienza ai semafori. Vi butteranno acqua saponata sul vetro con la scusa di pulirvelo e intascare un’elemosina. E se vi rifiuterete, il rischioCollegamento esterno è subire un atto di vandalismo.
Tutto ciò premesso, Milano, sommati i più e i meno, resta la miglior metropoli italiana in cui vivere. Ottima rete pubblicaCollegamento esterno di trasporti. Sanità (scandali a parte) eccellenteCollegamento esterno. Vicinanza preziosa ai laghi, al mare e alle montagne. E tre aeroporti a disposizione a meno di un’ora d’auto (Linate, Malpensa, OrioCollegamento esterno).
Tra un anno, poi, grazie agli interventi urbanistici e architettonici per l’EXPO, la città sarà ancora più smart, la vetrina dell’Italia nel mondo.
Appunto.
Per questo urge intervenire sui (chiamiamoli così) dettagli.
Altrimenti, la grande bellezza di antiche e nuovissime costruzioni sarà sporcata dalle piccole bruttezze di amministratori indolenti e cittadini maleducati.
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