Solo a Napoli Mario può tornare Supermario
Hypercorsivo di Massimo Donelli
“Qui non c’è spazio per lui”.
E, così, la cacciata di Mario BalotelliCollegamento esterno dal tempio rosso del calcio inglese segna una nuova stazione nella sciaguratissima, autolesionistica via CrucisCollegamento esterno che il più grande talento italiano di questo secolo ha cominciato a percorrere da quando, nel 2007, è comparso sul palcoscenico della serie ACollegamento esterno.
Vediamo…
Restituito (2016) al Liverpool, si schianta contro il “NeinCollegamento esterno” di herrCollegamento esterno Klopp.
E ora?
Lui tace, perfino su Twitter dove, di solito, cinguetta volentieriCollegamento esterno per i 3,8 milioni di Collegamento esternofollowersCollegamento esterno.
E addirittura lo ignorano nelle trasmissioni sportive dove impazza il calciomercato.
Un talento di nemmeno 26 anni (li compirà il 12 agosto) che sembra sia stato inghiottito dalla discarica del calcio globale, quello dove un modesto e maldestroCollegamento esterno centravanti come Graziano PellèCollegamento esterno viene retribuito con 38 milioni di euro per giocare 30 mesi in CinaCollegamento esterno.
Follie pallonare.
Ma torniamo a Mario.
Che nessuno chiama più Supermario.
Qui a Radio Monteceneri non gli abbiamo mai fatto sconti.
Lo indicammo come italiano perdente dell’anno.
Plaudimmo alla prima, solenne e meritata cacciata dal Regno Unito.
Ciò premesso, oggi che tutti lo snobbano, gli auguriamo il meglio.
E il meglio per Mario non può che essere Napoli.
Sì, Napoli.
La città e la squadra di calcio.
A Napoli vive la sua adorata bimba, PiaCollegamento esterno.
A Napoli i tifosi lo accoglierebbero a braccia aperte.
A Napoli ritroverebbe l’entusiasmo perduto.
Non basta.
Nel NapoliCollegamento esterno avrebbe un allenatore, Maurizio SarriCollegamento esterno, capace di gestirlo, in tutti i sensi.
Nel Napoli c’è un presidente, Aurelio De LaurentiisCollegamento esterno, che sa, nel bene e nel male, come vanno trattate le star.
Nel Napoli sarebbe avvolto dal calore dopo il gelo di Liverpool.
E si sentirebbe nuovamente Supermario.
Certo, si tratta di una scommessa.
Per tutti.
Per lui che, davvero, a questo punto, non può più permettersi passi falsi, dentro e fuori lo stadio.
E per il club azzurro che ha quale simbolo il ciuccio, ossia l’asinelloCollegamento esterno.
Animale umile e testardo, l’asinello.
Proprio come appare Mario nell’autoritratto consegnato al Corriere della sera durante gli Europei: da una parte riconosce i propri errori, dall’altra dice che vuole vincere il Pallone d’oro.Collegamento esterno
Ecco, se davvero saprà essere umile e testardo, Balotelli potrebbe regalare al Napoli e a se stesso grandissime emozioni.
Nella città di San GennaroCollegamento esterno e del santificato Diego Armando MaradonaCollegamento esterno sarebbero tutti felici di gridare al (nuovo) miracolo e di venerare un (nuovo) idolo .
Perché, allora, non provare?
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