L’uva è quasi matura, ma manca manodopera
Nella Svizzera italiana, la vendemmia 2020 si terrà da fine agosto: l'uva è maturata in anticipo sulla consuetudine e persino sulla manodopera, la cui ricerca è ancora nel vivo. Se i piccoli viticoltori faranno capo soprattutto ad amici e conoscenti, le aziende più grandi devono ricorrere anche a personale stipendiato. Non sempre è facile trovarlo.
Per i grappoli in sé, che l’uva sia già quasi matura non dovrebbe rappresentare un problema. Ma per avere un sufficiente numero di vendemmiatori, il tempo comincia a stringere: l’appello circola anche sui social network.
Si calcola che in Ticino, da fine agosto, si alterneranno tra i filari fino a 40’000 persone. Le squadre di professionisti dall’Italia sono piuttosto richieste, benché l’Interprofessione della vite e del vino ticinese (associazione di categoria della filiera vitivinicola) si curi di segnalare i residenti interessati: a dettare la scelta è anche l’esperienza.
Per assumere semi- e professionisti, serve tempo a prescindere da che si ricorra a personale indigeno o straniero: la burocrazia non manca. Si parte in ogni caso da una buona notizia, considerato il periodo di restrizioni imposte dal coronavirus, ovvero il regolare svolgimento della vendemmia.
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