Beni di consumo sulle strade dell’assurdo
L'acqua norvegese importata in Svizzera, l'aria delle Alpi esportata in Asia, il prosciutto comprato nei nostri negozi e prodotto con maiali macellati nei Paesi Bassi, lavorati in Italia e imballati in Austria: sono i tre prodotti candidati dall'Iniziativa delle Alpi al premio "Sasso del Diavolo" ovvero il titolo, decisamente non onorevole, di trasporto più assurdo in termini di produzione di CO2.
I prodotti che scorrazzano su e giù per l’Europa e oltre, prima di arrivare sugli scaffali dei supermercati, sono numerosi e certamente sono un controsenso in tempi di emergenza climatica. Ma ci sono delle ragioni che giustificano questi viaggi?
Vale davvero la pena ad esempio di importare in Svizzera l’acqua norvegese Voss? Che cos’ha di così speciale? In Norvegia i cittadini la bevono? La trasmissione per i consumatori ‘Patti chiari’ ha indagato, e quel che ha scoperto lascia di stucco.
O ancora: per quali ragioni un prosciutto cotto percorre 1’700 chilometri per arrivare in Svizzera? Con quali conseguenze per l’ambiente? E, soprattutto, ci sono alternative?
Che dire, infine, dell’aria delle Alpi in bomboletta esportata in mezzo mondo? Abbiamo incontrato l’inventore di questo prodotto.
‘Sulle strade… dell’assurdo’ è stato diffuso dalla Radiotelevisione svizzera RSI in ‘Patti chiari’ di venerdì 27 settembre 2019 [quiCollegamento esterno la pagina della trasmissione, completa di prese di posizione delle aziende].
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