SFL e club calcistici contro biglietti nominali negli stadi
(Keystone-ATS) La Federazione calcistica elvetica (Swiss Football League, SFL) e i club si oppongono con veemenza all’introduzione di biglietti nominali per accedere agli stadi quale misura per arginare il problema delle tifoserie violente.
“Sono inefficaci, controproducenti e provocatori”, ha affermato oggi il direttore della SFL Claudius Schäfer – riferisce un comunicato – in un incontro con i media sul tema della sicurezza nel calcio professionale elvetico.
Mentre il numero di spettatori di Super League e Challenge League è salito per la prima volta a oltre 3 milioni nella stagione 2023/24, le partite con episodi di violenza sono scese dal 27 al 17% dalla stagione 2021/22, afferma la SFL. Nello steso lasso di tempo gli incontri senza incidenti significativi sono aumentati dal 42 al 55%.
La Conferenza dei direttori cantonali di giustizia e polizia (CDDGP) non sembra aver preso in considerazione questo sviluppo positivo, deplora la federazione, ricordando che in marzo essa ha deciso di introdurre con l’inizio della stagione 2024/25 il controverso modello a cascata (dialogo, maggiore sorveglianza, chiusura di alcune tribune e partita a porte chiuse). Secondo la SFL e i club calcistici, il modello mescola prevenzione e repressione, si basa su punizioni collettive e non è orientato a prevenire futuri atti di violenza.
Solo un mese dopo, la CDDGP ha deciso di valutare l’introduzione di biglietti personalizzati. Ciò nonostante il rapporto “Biglietto+”, preparato congiuntamente dalla Conferenza e dalla SFL nel dicembre 2022, affermava già che la misura “è controversa, comporta rischi elevati e non è attualmente un’opzione praticabile”. Vi erano inoltre notevoli preoccupazioni per la protezione dei dati e mancava la base legale.
La SFL ipotizza che i biglietti personalizzati porterebbero a disordini e incertezze, aumenterebbero i problemi fuori dagli stadi e ci sarebbero massicce proteste dei tifosi. Le aree in piedi negli stadi dovrebbero essere abolite e dovrebbero essere introdotti posti a sedere obbligatori. I tempi di attesa agli ingressi e i costi aggiuntivi per i club sarebbero enormi. Inoltre, il valore aggiunto per le forze dell’ordine è praticamente nullo, poiché non è chiaro come un obbligo di posti a sedere o un divieto di indossare maschere possa essere applicato efficacemente.
“Invece di introdurre unilateralmente misure repressive come il modello a cascata o i biglietti personalizzati, ci aspettiamo che la CDDGP riprenda rapidamente un dialogo comune senza richieste e condizioni reciproche”, ha affermato Schäfer.