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Slovenia riconoscerà Stato palestinese, martedì ok parlamento

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Il governo sloveno ha deciso di riconoscere lo Stato di Palestina e ha inoltrato oggi la sua decisione all’esame del parlamento per l’approvazione, prevista per martedì. Lo riferisce la presidenza.

“La decisione della Slovenia di riconoscere la Palestina come Stato indipendente e sovrano non è diretta contro nessuno, né è contro Israele, ma vuole essere un messaggio di pace”, ha detto il premier Robert Golob al termine della seduta del governo a Lubiana, come riferito dai media locali.

E ha auspicato che una tale decisione verrà presa anche da altri, con il mondo che potrà lavorare per la pace e per una soluzione del conflitto sulla base dei due Stati e due popoli. La Palestina indipendente, ha precisato Golob, è quella entro i confini con Israele del 1967, compresa la Striscia di Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme est. O entro i confini che verranno definiti dalle parti con un futuro accordo di pace.

“Sono orgogliosa che il governo sloveno abbia compiuto questo passo storico”, ha detto la ministra degli esteri Tania Fajon. “Gli israeliani e i palestinesi – ha aggiunto – hanno il diritto di far crescere i loro figli in pace, sicurezza e prosperità nei rispettivi Stati.” Sull’edificio del governo è stata esposta la bandiera palestinese, vicino a quella della Slovenia e dell’Unione europea.

Nonostante l’argomento non fosse nell’agenda del Consiglio dei ministri iniziato stamane, è evidente che tutte le attenzioni fossero concentrate su una questione spinosa che gode di un ampio consenso politico, a partire dalla presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar, che nei giorni scorsi ha fatto appello ad agire rapidamente. L’opposizione non è contraria alla decisione in sé, ma alla tempistica, che a suo avviso contribuisce solo a raccogliere consenso elettorale e non a risolvere il conflitto in corso a Gaza.

Il percorso per il riconoscimento della Palestina è iniziato il 9 maggio scorso, la formalizzazione dovrebbe avvenire entro il 13 giugno, con il parlamento che lo prenderà in esame nella sessione di martedì prossimo.

Il ministro degli esteri israeliano Israel Katz ha reagito su X affermando che “mi auguro che il parlamento sloveno rigetti tale proposta”. “La decisione del governo – ha spiegato Katz – è un premio ad Hamas per l’assassinio, lo stupro, la mutilazione dei corpi e la decapitazione dei bambini e rafforza l’asse del male iraniano danneggiando l’amicizia tra il popolo sloveno e quello israeliano”.

La decisione di Lubiana è giunta dopo il riconoscimento della Palestina nei giorni scorsi da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia.

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