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L’Esercito svizzero risparmia sull’uniforme “d’uscita”

uomo in uniforme e persona in civile
Prova uniforme per il nuotatore ticinese Noé Ponti. Keystone / Alessandro Della Valle

Malgrado l’aumento dei fondi approvato recentemente dal Parlamento, le forze armate elvetiche hanno deciso di rinunciare alla tradizionale tenuta che i soldati e le soldatesse svizzere indossano durante le uscite. Ne avranno diritto solo quei militari che ne hanno bisogno per scopi di rappresentanza.

Devo ammetterlo: l’ho sempre detestata! Quell’orribile colore grigio, quella cravatta da due soldi dello stesso colore, quella giacca pesante un quintale di una lana grossa proveniente probabilmente da qualche pecora decrepita e quel berretto… Come dimenticare quel berretto a forma di busta che a metà degli anni Ottanta, quando ho svolto la mia scuola reclute, fungeva da repulsivo per qualsiasi rappresentante del sesso opposto?

Per dirla tutta, poi, provavo una grande invidia quando in civile varcavo il confine e mi trovavo davanti a dei bellimbusti con la loro scintillante uniforme che sembrava tagliata su misura. In quegli anni la sartoria militare Made in Italy non poteva non far sognare le povere reclute svizzere.

soldati
Fino all’inizio degli anni Novanta, l’uniforme d’uscita dell’esercito svizzero si presentava così. Keystone-SDA

Col tempo, la cosiddetta “Tenuta A” si è esteticamente migliorata. Il berretto a busta è stato sostituito da un ben più virile basco. Il taglio della giacca è stato reso più moderno e il materiale con cui è prodotta un po’ meno in simil-cartone. Poi è addirittura stata introdotta una giacca pesante mimetica, in sostituzione di un impermeabile che sembrava uscito dalle trincee della Grande Guerra.

Tempi ormai passati. L’Esercito svizzero ha infatti comunicato martedì che l’uniforme d’uscita d’ora in poi sarà consegnata solo a quei e a quelle militari che ne hanno bisogno per scopi di rappresentanza.

Equipaggiare di tenute d’uscita le circa 20’000 persone che ogni anno effettuano la scuola reclute e rinnovare quelle dei soldati che frequentano i costi di ripetizione costa circa 5,2 milioni di franchi. All’unità, questa uniforme prodotta in Asia e nell’Europa orientale costa circa 330 franchi. “Con una consegna orientata al fabbisogno e limitata a coloro che svolgono compiti di rappresentanza [circa 1’500 persone, ndr] sarà possibile risparmiare fino a 55 milioni di franchi entro il 2035”, precisa il Dipartimento federale della difesaCollegamento esterno.

Da subito, quindi, la maggior parte dei membri delle forze armate elvetiche dovrà accontentarsi della Tenuta B (quella con cui si entra generalmente già oggi in servizio) e di quella C (il “vestito” di lavoro).

L’abbandono delle uniformi d’uscita non farà probabilmente versare una lacrima ai e alle militari in servizio attivo. In futuro potranno alleggerire di un paio di chili il loro zaino e, soprattutto, eviteranno di dover memorizzare le regoleCollegamento esterno per il porto di questa tenuta.

materiale militare
L’equipaggiamento di un militare svizzero. Keystone / Gaetan Bally

Non solo uniformi

La divisa non è però l’unica voce di spesa che l’esercito vuole ridurre. Durante la recente sessione invernale il Parlamento ha deciso di aumentare i mezzi delle forze armate, mettendo a disposizione per il 2025 oltre mezzo miliardo di franchi in più (per complessivi 2,7 miliardi). E nei prossimi anni l’obiettivo è rafforzare ulteriormente le capacità di difesa portando il bilancio dell’esercito all’1% del PIL entro il 2035.

Nello stesso tempo, alle forze armate viene chiesto di ridurre i propri costi d’esercizio. Ed è in questo senso che va letta l’altra decisione comunicata martedì di diminuire fino al 3% i costi del personale, per un importo massimo di circa 210 milioni di franchi.

La misura, precisa il Dipartimento della Difesa, potrà “essere realizzata con una riduzione dei posti nel quadro dei pensionamenti ordinari; non sono previsti licenziamenti”.

Risparmi anche per la Patrouille Suisse

In dicembre il Parlamento ha inoltre deciso di abolire nella sua forma attuale la pattuglia acrobatica svizzera.

Mantenere in servizio gli obsoleti F-5 Tiger, su cui vola la Patrouille Suisse, costerebbe troppo. Anche in questo caso, la maggioranza del Consiglio degli Stati ha ritenuto che i soldi così risparmiati possano essere messi a disposizione dell’esercito per rafforzare la capacità di difesa.

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