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Taiwan, 43 jet e 8 navi da guerra cinesi intorno all’isola

Keystone-SDA

(Keystone-ATS) Il ministero della Difesa di Taiwan ha riferito di aver rilevato 43 aerei e otto navi da guerra cinesi operativi intorno all’isola nelle 24 ore fino alle 6 locali (mezzanotte in Svizzera).

Mercoledì, quindi, c’è stato un balzo delle attività militari del Dragone nello stesso giorno in cui Pechino ha testato per la prima volta in quasi 45 anni un missile balistico intercontinentale (Icbm) sui cieli del Pacifico.

Successivamente il ministero della Difesa di Taiwan ha reso noto che altri 29 aerei da combattimento e droni cinesi sono stati rilevati intorno all’isola.

Ventinove “aerei Pla (l’Esercito Popolare di Liberazione, ndr) di vario tipo… sono stati rilevati dalle 08:00 (le 02:00 in Svizzera) di oggi”, si legge in un comunicato.

Un’illustrazione pubblicata dallo stesso ministero della Difesa taiwanese ha mostrato gli aerei cinesi circondare l’isola, fatta eccezione per la costa nordorientale. Il record del 2024 di incursioni di jet dell’Esercito popolare di liberazione è dello scorso 11 luglio, quando Taipei riferì di aver tracciato 66 aerei militari nella finestra di 24 ore.

La Cina rivendica la sovranità sull’isola, ritenuta una parte “inalienabile” del suo territorio da riunificare anche con la forza, se necessario.

Intanto, l’area ha registrato un’ulteriore novità, a conferma delle tensioni in aumento intorno al mar Cinese meridionale e orientale: il cacciatorpediniere nipponico Js Sazanami ha attraversato mercoledì lo Stretto di Taiwan, in risposta alle violazioni cinesi di agosto dello spazio aereo giapponese, per la prima volta nella storia della Japan Maritime Self-Defense Force.

Secondo lo Yomiuri Shimbun, in base a diverse fonti del governo di Tokyo, il premier Fumio Kishida avrebbe ordinato la manovra perché preoccupato che l’inazione dopo l’incursione cinese in territorio giapponese avrebbe incoraggiato Pechino in azioni di disturbo. La Js Sazanami ha iniziato a navigare attraverso lo Stretto di Taiwan dal lato nord mercoledì mattina, navigando verso sud per oltre 10 ore e completando il suo passaggio entro sera.

Nel frattempo, hanno riferito i media di Taipei, navi militari australiane e neozelandesi hanno attraversato lo Stretto di Taiwan, in vista delle manovre congiunte di oggi anche con le unità nipponiche nel mar Cinese meridionale.

Dallo scorso mese, le attività militari di Pechino attorno al Giappone sono state sempre più frequenti. Il 26 agosto, un aereo da ricognizione cinese Shaanxi Y-9 è entrato nello spazio aereo nipponico dal lato orientale delle isole Danjo, nella prefettura di Nagasaki. Il 18 settembre, tre navi militari cinesi, tra cui la portaerei Liaoning, hanno navigato tra l’isola di Yonaguni nella prefettura di Okinawa e l’isola di Iriomote, entrando brevemente nella zona contigua giapponese.

Frattanto, Taiwan ha duramente condannato il test del missile balistico intercontinentale (Icbm) fatto dalla Cina ieri mattina nel Pacifico, definendolo una minaccia “alla stabilità e alla pace regionali”.

In una nota, il ministero degli Esteri dell’isola ha espresso “la sua solenne condanna delle continue azioni militari della Cina nella regione che minacciano lo status quo pacifico”. Per questo, il richiamo rivolto a Pechino è quello “di essere razionale e di esercitare autocontrollo”.

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