Trump presidente, sfora 270 grandi elettori
Ora è ufficiale: Donald Trump tornerà alla Casa Bianca. Il repubblicano ha superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari per essere eletti presidente. Sconfitta chiaramente Kamala Harris.
(Keystone-ATS) La situazione che si andava delineando da qualche ora – anticipata peraltro dal diretto interessato che aveva già rivendicato la vittoria – si è concretizzata definitivamente. Al momento, Trump ha 280 grandi elettori, dieci in più dell’obiettivo. La vicepresidente è ferma a 224.
Trump è addirittura proiettato a vincere il voto popolare, cosa che per un candidato presidenziale repubblicano non succedeva dal 2004, con George W. Bush. Al momento, ha il 51% dei voti contro il 47,5% di Harris.
Dominio negli swing states
Trump si è dapprima tutto sommato rapidamente assicurato tre dei sette swing states, gli Stati chiave di questa elezione. Oltre alla riconferma in North Carolina, ha infatti strappato ai dem la Georgia e la Pennsylvania. Due vittorie pesantissime, che gli hanno portato da sole 35 grandi elettori in più rispetto al 2020.
Il colpo di grazia alla rivale dem è arrivato dal Wisconsin, che ha consegnato dieci ulteriori voti al tycoon. Inutili a questo punto i risultati definitivi di altri Stati in bilico quali Michigan, Arizona e Nevada, dove in ogni caso Trump è pure attualmente davanti.
Trump ha vinto per ora in 28 Stati. Oltre ai già citati North Carolina, Georgia, Pennsylvania e Wisconsin, si è imposto in Kentucky, Indiana, West Virginia, Mississippi, Alabama, Oklahoma, Tennessee, Missouri, South Carolina, Arkansas, Florida, Texas, Wyoming, South Dakota, North Dakota, Louisiana, Ohio, Kansas, Nebraska, Montana, Utah, Iowa, Idaho e Alaska.
Dal canto suo, Harris ha portato a casa i grandi elettori di 20 Stati: New York, Vermont, Maryland, Connecticut, Rhode Island, Distretto di Columbia, Massachusetts, Illinois, New Jersey, Delaware, Colorado, New Hampshire, California, Washington, Oregon, Maine, New Mexico, Virginia, Hawaii e Minnesota.
Harris non parla, Trump festeggia
Trump si è rivolto ai suoi fan a Palm Beach, parlando di “una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande”. Il tycoon sarà il primo presidente a ricoprire due mandati presidenziali non consecutivi dopo il dem Stephen Grover Cleveland (a fine ‘800), il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio ad insediarsi, a 78 anni.
Dall’altra parte, per Harris si è materializzata una sonora sconfitta, con i grafici di tutti i media americani che hanno mostrato pian piano il ‘muro blu’, colore del suo partito, andare in frantumi. La vicepresidente non parlerà alla Howard University a Washington DC, dove erano riuniti i suoi sostenitori.
Per i repubblicani la festa è totale. Il Grand old party ha in effetti messo le mani anche sul Senato, conquistando un seggio in Montana, dove Tim Sheehy ha sconfitto il senatore democratico Jon Tester, in Ohio, dove Bernie Moreno ha scalzato Sherrod Brown e in West Virginia, con Jim Justice che si è assicurato il seggio rimasto vacante.