Tunisia: caos voli, il governo licenzia i vertici Tunisair
Il ministero tunisino dei Trasporti ha disposto il licenziamento dei vertici aziendali della compagnia di bandiera Tunisair.
(Keystone-ATS) La decisione è legata “alla cattiva gestione del gruppo Tunisair e alle decisioni arbitrarie e irresponsabili dei dirigenti” che hanno portato all’interruzione dei voli tra il primo e il cinque novembre scorso.
La stessa fonte ha descritto in una nota il fatto come un comportamento dannoso per le strutture pubbliche e al diritto di viaggiare in buone condizioni.
Ad essere stati sollevati dall’incarico sono il direttore generale tecnico di Tunisair, il suo segretario generale, il responsabile della gestione del prodotto, oltre al direttore generale della compagnia di catering. È stato infine disposto l’avvio di un’indagine interna per individuare e punire i responsabili, avviando le procedure legali e disciplinari nei confronti di tutti coloro che sono stati ritenuti coinvolti nei fatti.
Il ministro dei Trasporti, Rachid Amri, ha inoltre disposto l’elaborazione di un piano di risanamento urgente per la compagnia aerea, da affiancare ad un piano di ristrutturazione a medio termine. L’obiettivo è quello di riportare Tunisair alla redditività e di migliorarne l’immagine. Tra le misure previste: l’introduzione di un sistema di governance più efficiente e trasparente; l’aggiornamento della normativa che regola il settore aeronautico per favorire la competitività della compagnia; una rivalutazione del personale e una ottimizzazione delle risorse umane.
Il ministero ha inoltre chiesto impegno a garantire la puntualità dei voli e a migliorare la qualità dei servizi offerti ai passeggeri, prevedendo una riorganizzazione della comunicazione aziendale per garantire una maggiore trasparenza e un dialogo costante con i clienti.
Lunedì scorso il presidente Kais Saied aveva definito gli eventi che hanno costretto a terra centinaia di passeggeri negli aeroporti di Tunisi e all’estero come “atti criminali”. “Queste perturbazioni non sono semplici guasti tecnici”, aveva affermato Saied, indicando che dietro questi disagi si nasconderebbero “delle lobbies” che agiscono all’interno dell’azienda e di altre amministrazioni pubbliche. “Questi gruppi devono essere smantellati e i loro responsabili consegnati alla giustizia”, aveva tuonato il capo dello Stato.