Covid, Berna non decide, i cantoni accelerano
Nonostante l'incremento dei contagi in Svizzera il governo federale non ha preso nessuna decisione particolare nella sua consueta seduta di mercoledì.
Novità potrebbero però giungere dall’incontro di giovedì mattina dell’esecutivo, nel quale il ministro Guy Parmelin si trova in quarantena a titolo precauzionale, con i rappresentanti dei cantoni con i quali potrebbero essere concordati provvedimenti per circoscrivere la diffusione del coronavirus.
Intanto però a Ginevra sono state adottate ulteriori restrizioni valide fino al 16 novembre. Gli assembramenti in luoghi pubblici non potranno superare il numero di cinque persone mentre gli eventi privati (matrimoni, ricorrenze e altre cerimonie) saranno consentiti fino a un massimo di cento partecipanti. Annullate anche tutte le gite scolastiche superiori a un giorno per medie e medie-superiori, come spiega il servizio del TG:
Tra le regioni in cui preoccupa di più l’evoluzione della pandemia c’è la Svizzera Centrale. A Svitto il numero di infezioni è in vorticosa ascesa da dieci giorni e il 30-40 per cento dei test effettuati danno esito positivo e l’ospedale cantonale è sull’orlo del collasso.
Da venerdì nel cantone primitivo è obbligatorio l’uso della mascherina nei negozi e in altri luoghi pubblici ma per i responsabili sanitari le autorità cantonali avrebbero reagito tardivamente e in modo incoerente all’aumento dei contagi.
Il servizio del TG:
Dal canto suo il governo zurighese ha esteso l’obbligo della protezione del viso nei bar e ristoranti dove non si consuma ai tavoli, nelle discoteche e nelle manifestazioni con più di 30 persone.
tvsvizzera/ats/spal con RSI (TG del 14.10.2020)
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