Ubs completa la fusione con Credit Suisse
(Keystone-ATS) Con la migrazione dei clienti e delle operazioni, Ubs ha completato oggi, come previsto, la fusione con Credit Suisse. Di conseguenza, quest’ultima è stata cancellata dal registro di commercio del canton Zurigo e ha cessato di esistere come entità indipendente.
Ubs ha quindi ereditato tutti i diritti e gli obblighi di Credit Suisse, compresi tutti gli strumenti di debito in essere dell’azienda, in seguito a quanto richiesto dalle autorità federali nel marzo dell’anno scorso, si legge in una nota odierna della grande banca.
“La fusione delle nostre banche madri è essenziale per facilitare la migrazione dei clienti verso le piattaforme di Ubs”, ha dichiarato il ticinese Sergio Ermotti, ceo del Gruppo Ubs. Ha poi sottolineato che la fusione sbloccherà la prossima fase di costi, capitali, finanziamenti e vantaggi fiscali a partire dalla seconda metà del 2024. “Oggi abbiamo raggiunto una tappa importante nel processo di integrazione” ha aggiunto Ermotti, citato nel comunicato.
Ubs ha osservato che, mentre i clienti di Credit Suisse sono diventati clienti di Ubs a seguito della fusione, per un periodo transitorio interagiranno con Ubs utilizzando le piattaforme e gli strumenti esistenti di Credit Suisse, a meno che non sia stato specificamente comunicato.
Il passaggio a una holding intermedia negli Stati Uniti è previsto per il 7 giugno, mentre la fusione tra le unità svizzere di UBS e Credit Suisse è ancora prevista per il terzo trimestre.