Una diga contro la concorrenza cinese, il caso delle Vetrerie Riunite
Importante acquisizione da parte delle Vetrerie Riunite che hanno preso il controllo del concorrente asiatico, divenendo leader mondiale.
L’Italia, importante paese manifatturiero a livello globale, soffre in modo accentuato la concorrenza cinese. Per contrastare i prezzi e prodotti asiatici piccole e medie imprese stanno mettendo a punto piani particolari che le consentano di restare sul mercato. Spesso adottando le stesse strategie dei loro concorrenti.
È il caso delle Vetrerie Riunite Spa, azienda del Nord-Est attiva nella produzione di oblò per elettrodomestici. Il mese scorso il gruppo veneto ha infatti acquistato il suo principale concorrente in Cina, divenendo così leader mondiale nel settore.
Il mese scorso, con un investimento di 20 milioni di euro, ha acquisito la sua competitor in Cina, conquistando la leadership del mercato globale. Si è trattato di un’importante operazione che ha richiesto un investimento da 20 milioni di euro ma che si è resa necessaria per la sopravvivenza a lungo termine delle Vetrerie Riunite.
Ora questo caso potrebbe fare scuola ed essere adottato da altre società europee, confrontate con l’aggressiva concorrenza delle imprese cinesi, che spesso possono contare sul sostegno finanziario dello Stato. Ma l’esito finale di questa guerra economica euro-asiatica, indica il servizio del TG, non è al momento prevedibile.
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