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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

il Reno, il grande fiume che unisce una buona fetta d’Europa rischia di diventare l’ennesimo inghippo nei (difficili) rapporti tra Svizzera e UE.

Eh sì perché Bruxelles vuole uniformare le regole per la navigazione nel lungo corso d’acqua e con questo obiettivo non sembra, agli occhi di Berna, tenere in debita considerazione le esigenze della Confederazione, che peraltro è a pieno titolo membro della Commissione centrale per la navigazione sul Reno (CCNR).

C’è da scommettere che, dopo le nuove norme sull’esportazione di materiali medici, borsa di Zurigo e programmi europei di ricerca, si stia aprendo un nuovo fronte di guerra fredda tra Svizzera e UE. Nei prossimi mesi sono attesi nuovi sviluppi. Per le altre notizie della giornata vi invito a proseguire nella lettura.

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© Keystone / Peter Klaunzer

Come da tradizione in occasione delle celebrazioni per la festa nazionale del 1° agosto le consigliere e i consiglieri federali si sono sparsi in vari cantoni, dove hanno tenuto i loro discorsi di rito che hanno avuto come fulcro i 175 anni della Costituzione elvetica.

Il presidente della Confederazione Alain Berset, nell’ultima sua allocuzione in questa veste, si è anche rivolto alle e ai compatrioti residenti all’estero, invitandoli “a far sentire la loro voce e a partecipare alla vita politica”. A questo proposito il consigliere federale friburghese ha ammesso che ci sono ancora progressi da fare a livello di amministrazione digitale “ma siamo sulla buona strada”.

Albert Rösti a Melide, in Ticino, ha sostenuto che la Svizzera deve andare per la sua strada come nel 1848, quando i nostri antenati, grazie alla Costituzione che si dettero, resero il Paese un’ “isola di democrazia in mezzo alle monarchie”. Elisabeth Baume-Schneider sul praticello del Grütli (Uri) ha avuto invece un occhio di riguardo alle giovani generazioni che ha invitato a impegnarsi in politica e a farsi coinvolgere.

Guy Parmelin ha parlato prima a Schwarzsee (Canton Friburgo) e poi a Cully (Vaud) mentre Viola Amherd è intervenuta a Lucerna. La ricorrenza non è stata dimenticata dal ministro degli Esteri Ignazio Cassis che in Indonesia, dove è in visita ufficiale, ha elogiato la coesistenza tra diverse culture, religioni e lingue, che accomuna Berna e Giacarta.

festival
© Keystone / Urs Flueeler

Si alza oggi il sipario sulla 76esima edizione del Festival internazionale del film di Locarno che intende non farsi condizionare troppo dallo sciopero degli attori e delle attrici di Hollywood, che ha inevitabilmente causato qualche defezione in riva al Verbano.

Ad aprire le danze, nel pomeriggio al Palazzo Fevi, è il film muto del grande maestro Alfred Hitchcock The Lodger con musiche eseguite dal vivo dall’orchestra della Svizzera italiana. Appuntamento poi in serata in Piazza Grande per l’apertura ufficiale dove vengono proiettate le pellicole Dammi e L’étoile filante.

In totale saranno 214 i film proposti nel corso dei dieci giorni della rassegna cinematografica ticinese, di cui 110 prime mondiali e 6 prime internazionali. In concorso per il Pardo d’oro ci sono 17 opere, tutte in prima mondiale, cui partecipa anche il regista vodese Basil Da Cunha.

Con questa edizione uscirà di scena il presidente Marco Solari, di cui è già stata designata la sostituta, Maja Hoffmann. “Sono presidente da 23 anni e ora servono nuove forze per il futuro perché l’obiettivo è mantenere Locarno tra i 6-8 festival più significativi al mondo”, ha detto recentemente Marco Solari ai media ticinesi.

aeroporto
Keystone / Soeren Stache

L’intensità degli spostamenti dei vacanzieri e delle vacanziere in questi giorni cruciali delle ferie estive viene confermata indirettamente dai dati sul traffico aereo resi noti oggi dall’aeroporto di Zurigo-Kloten.

In luglio i movimenti degli apparecchi civili sono cresciuti del 4,9%, a 23’058, in un mese e del 10,1% rispetto a 12 mesi fa, indica l’agenzia AWP.

Cifre che assumono un significato particolare in rapporto al 2019, l’ultimo anno pre-Covid: lo scarto rispetto al luglio di quell’anno si è ridotto dell’8%.

In proposito va sottolineato che proprio il 2019 è stato l’anno migliore della storia dell’aviazione elvetica, in cui si sono registrati quasi 59 milioni di passeggeri/e in tutto il paese (e 269’000 movimenti di aerei nel solo scalo zurighese). Nel 2010 le persone transitate dagli aeroporti erano state 39 milioni e a inizio millennio 34 milioni, a conferma di un’evoluzione in crescita costante.  

economia
© Keystone / Gaetan Bally

Si stanno addensando fosche nubi sull’economia svizzera, secondo quanto indicano gli indicatori del settore manifatturiero elaborati dal Credit Suisse, sulla scorta dei sondaggi dell’associazione di categoria Procure.ch.

L’indice PMI, basato su sondaggi relativi agli acquisti effettuati dai manager delle aziende, è infatti in netta flessione, oltre alle pur pessimistiche attese, nell’industria e nei servizi.

Nel primo ramo l’indice si è attestato a 38,5 punti a luglio, al di sotto del limite di crescita (50 punti) per il settimo mese consecutivo e a livelli che non si vedevano dall’aprile 2009. Il calo è stato di 6 punti in un mese e di 19,5 punti rispetto a un anno fa.

Discorso analogo per i servizi: con un indice fissatosi a 42,7 punti l’arretramento è stato di 6,9 punti in un mese e di 12,9 in un anno. L’unica notizia buona è che le imprese non sembrano per il momento intenzionate a ridurre gli organici, né nell’industria, né nei servizi.

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